Una delle domande che spesso chi si occupa di qualità si pone è la differenza tra Cpk e Ppk. Questa è una buona domanda specialmente per chi utilizza solamente il Cpk ignorando la contestuale analisi del Ppk. È come il gruppo pop degli anni 80, gli Wham!, dove il Cpk è George Michael e l’altro ragazzo è il Ppk. Lasciando perdere le acconciature, le spalline e gli scaldamuscoli, vediamo ora la differenza tra questi due indici.
Immagina che la tua nuova auto si rompa dopo aver guidato per 100 km, che la spia del motore si accenda e il veicolo debba essere sottoposto a manutenzione. Questo non è solo un problema di garanzia, ma anche un problema legato alla mancanza di affidabilità del prodotto. L’affidabilità è definita attraverso la qualità che un prodotto possa mantenere nel tempo e statisticamente parlando è la probabilità che un prodotto non si guasti durante un periodo di tempo definito.
La value stream map è una pietra miliare della metodologia Lean per il miglioramento dei processi ed è anche uno strumento riconosciuto e utilizzato in Six Sigma. Una value stream map illustra il flusso di materiali e informazioni mentre un prodotto o servizio “transita” attraverso un processo. La creazione di una value stream map “current state” può aiutare ad identificare gli sprechi e rende anche più facile prevedere un futuro miglioramento per il processo in questione. È possibile utilizzare una value stream map per migliorare qualsiasi processo. È importante però utilizzare correttamente questo strumento per far sì che la value stream map possa catturare tutte le opportunità che si hanno per migliorare la qualità e l’efficienza.
